Delle classifiche e delle graduatorie
Occorre essere molto cauti nell’ approccio alle classifiche ed alle graduatorie perché le persone non sono incasellabili in uno schema prestabilito, ma rappresentano un coacervo di emozioni, cambiamenti ed errori. La Scuola non è un’ Azienda, ma deve collaborare, per favorire il successo scolastico e formativo degli studenti. Le logiche della classificazione, di derivazione ottocentesca, mortificano il percorso e l’ evoluzione, il long life learning, che l’Europa ci ha insegnato.
Raccogliere dati e interpretarli è questione assai complessa: tutto dipende dagli indicatori, che possono essere letti e curvati, secondo un preciso scopo. Ad esempio EDUSCOPIO adotta il criterio chilometrico di un puntatore a 10, 20 e 30km, rispetto al punto prescelto, per cui i risultati sono molto variabili. E’ chiaro che i paragoni vanno stabiliti tra medesimi indirizzi di studio, senza indicare una generica formazione scientifica, ma precisando la spesso profonda differenza tra i corsi. Per amor di verità, il Liceo Scientifico tradizionale (che non vuol dire antiquato) del “Montessori-Da Vinci” raggiunge il 73,15% nei crediti e il 69,5% di diplomati in regola. Se poi proprio si è attratti dalle graduatorie, il nostro linguistico, vincitore del premio internazionale con la fiaba DIE GOLDENE KASTANIE, con un confronto che non si limita alla provincia di Bologna, ma all’Italia e all’Europa, è sul podio superando il COPERNICO e il GALVANI, nonché il DA VINCI e il MALPIGHI. Il numero dei diplomati è al 77%, i crediti al 68,77. EDUSCOPIO misura anche dell’indice occupazionale, che vede il nostro ITIS all’ 80%, davanti a Belluzzi e Aldini Valeriani.
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